IL MIO ULTIMO LIBRO

Uno di meno


Editore: OLIGO

Uscita: 31 Marzo 2022

Era il più abile dei sicari, addestrato fin da ragazzo per annientare i nemici del Doge. Viveva da decenni nell’ombra di un’altra identità ma, fedele a un giuramento, Grifo è costretto di nuovo ad impugnare i suoi coltelli. Cosa si nasconde dietro alla morte del Doge Gerolamo Chiavari? Chi ricatta il Reggente? Quante persone dovrà uccidere per scoprirlo?
Tra la fine del Cinquecento e l’avvio del Seicento, nello sfarzo e nell’ombra dei carrugi, in una Genova scossa da congiure e intrighi di potere, Lorenzo Beccati ambienta un affascinate thriller storico capace di far respirare l’aria del passato e di provocare forti emozioni, catapultando il lettore in un mondo fatto di misteri, amori, tradimenti e disonore.

BIO
LORENZO BECCATI

Nato a Genova, nel quartiere di Cornigliano è un autore televisivo e scrittore, collaboratore stretto di Antonio Ricci è celebre per i suoi doppiaggi e per aver dato voce al Gabibbo nel programma televisivo Striscia la notizia, è anche la voce dei doppiaggi di Paperissima con il celebre tormentone "ti voglio bene, dobbiamo stare... vicini vicini!".

Secondo un aneddoto raccontato da Beccati la voce del Gabibbo sarebbe quella di un ex-ergastolano che lavorava come piastrellista, con un atteggiamento di meraviglia e stupore, che si andava a mescolare con il tipico comportamento dei ragazzi della periferia genovese di quando Beccati era giovane.

Ha ricevuto premi quali il Burlamacco e il premio alla satira per Striscia la notizia.

Ha dichiarato che non esiste un segreto dietro il suo successo, ma tanto lavoro misto ad una naturale simpatia: ad esempio da quando il Gabibbo è nato non ha avuto bisogno di ridisegnarsi, difatti è stata la satira di una politica in continua mutazione che gli ha concesso il rinnovamento gratuito. Risulta essere contrario a una televisione troppo spontaneista, difatti anche se concorda con alcuni atteggiamenti naturali che un personaggio può avere, è convinto che bisogna prepararsi il lavoro, come ai tempi del Drive in che si arrivava a lavorare 22 ore consecutive per essere sicuri di avere le giuste battute sui giusti personaggi.

LEGGI DI PIÚ